La Francia appoggia il Marocco sul Sahara occidentale
In una lettera al re Mohammed VI, Emmanuel Macron rafforza il sostegno di Parigi al piano di autonomia marocchino per questo territorio, considerato come “l’unica base per una soluzione politica giusta, duratura e negoziata” Un gesto forte, richiesto dal regno per anni, ma che potrebbe allungare le relazioni franco-algerine.
La Francia ha ufficialmente cambiato posizione sul fascicolo del Sahara Occidentale al centro delle tensioni tra Marocco e Algeria (la Francia sostiene i separatisti Saharawi) In una lettera al re del Marocco in occasione del suo 25° anniversario, Emmanuel Macron afferma che il piano di autonomia presentato dal Marocco nel 2007 è “l’unica base per una soluzione politica giusta, duratura e negoziata”.
Arriva al punto di scrivere che il Sahara Occidentale fa parte della sovranità marocchina.
Questa posizione assunta al più alto livello politico è una posizione ufficiale ben riflessa che governerà la diplomazia francese nella regione del Maghreb, nel Medio Oriente e in Africa.
Il Marocco rivendica questo territorio da quando gli spagnoli se ne andarono nel 1976 Ultimo territorio di Africa per rimanere senza status dalla decolonizzazione, l’Occidente è oggetto di un’ONU di fronte al Marocco, agli indipendentisti Saharawi del Polisario e dell’Algeria che li sostiene Ma i negoziati sono in stallo da decenni Nel 200 Rabat ha presentato un piano di 2000 (Ovest) di mediazione che la Francia ha subito sostenuto dicendo che era una base per discussioni serie e credibili Ma senza andare lontano per affermare che è la soluzione migliore, e non riconoscendo la sovranità marocchina sul territorio.
Gli Stati Uniti hanno fatto il salto nel dicembre 2020, riconoscendo la marocanità del Sahara Il re Mohamed VI ha dichiarato esplicitamente che la questione del Sahara è diventata il salto il prisma attraverso il quale il Marocco guarda il mondo Diversi paesi hanno così risposto alla chiamata del re del Marocco, tra cui la Spagna, tradizionalmente in Algeria, che ha cambiato schieramento nel marzo 2022, e la Germania, che ha compiuto un gesto pochi mesi dopo.

