La triste prognosi degli esperti per il fiorino ungherese: 450/EUR all’orizzonte?

Negli ultimi mesi, il fiorino ungherese ha dimostrato una forza significativa, eppure il suo tasso di cambio si aggira intorno ai 380/EUR, e le indicazioni suggeriscono che questa tendenza non è pronta per uno spostamento immediato Nonostante la sua stabilità al livello di 380/EUR, gli esperti prevedono un sostanziale indebolimento nel lungo periodo.

Come riportato da Tőzsdefórum(, un organo di informazione online ungherese incentrato sul business, l’attuale stabilità del fiorino al livello del tasso di cambio 380/EUR potrebbe comportare un encomiabile rafforzamento del 5% rispetto allo sviluppo positivo dell’euro del 2023.

Tuttavia, gli analisti avvertono che il 2024 potrebbe essere testimone di un notevole fiorino indebolimento, anche se le previsioni respingono la probabilità di raggiungere nuovi minimi storici.

Inoltre, gli esperti finanziari sottolineano che la politica monetaria della Banca nazionale ungherese (BNM) è il principale fattore di influenza dietro la fluttuazione del tasso di cambio E si prevede che l’imminente decisione della MNB sui tassi di interesse a dicembre porterà a un’altra probabile diminuzione.

Zoltán Varga, analista di Equilor, ha detto a Világgazdaság che i tagli dei tassi di interesse dovrebbero tradursi in un graduale indebolimento del fiorino D’altra parte, sono un elemento cruciale nel pacchetto di stimoli della MNB. In altre parole, sebbene vantaggiosi per il settore imprenditoriale, poiché facilitano la produzione economicamente vantaggiosa in Ungheria, presentano sfide per i dipendenti che ricevono stipendi in fiorini, in particolare quelli che desiderano effettuare acquisti in euro o acquisire prodotti importati.

Il fiorino rimane una valuta altamente volatile

Equilor prevede un tasso di cambio medio di 400/EUR nel 2024, che salirà a 405/EUR nel 2025 Nel frattempo, l’Istituto Egyensúly (Balance) prevede un intervallo di 393-403/EUR per il 2024 e 406-419/EUR nel 2025. si tratta di medie, e i tassi effettivi possono oscillare tra 450/EUR e 380/EUR sulla base di una prognosi accurata.

L’incertezza che circonda i fondi UE aggiunge un altro livello di complessità Mentre l’Ungheria prevede circa 1 miliardo di EUR nel 2024, l’erogazione di miliardi di euro rimane congelata a causa di preoccupazioni relative allo stato di diritto Qualsiasi impatto positivo sul fiorino dipende dallo svincolo di questi fondi, sebbene la probabilità sia ritenuta scarsa Di conseguenza, il fiorino rimane reattivo agli sviluppi relativi ai fondi UE.

Inoltre, fattori esterni, tra cui gli eventi geopolitici in Ucraina e Israele, le politiche delle principali banche nazionali a livello mondiale e le misure attuate dal governo ungherese, esercitano una notevole influenza sul tasso di cambio valutario euro-forint.

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Il volume degli investimenti diminuisce del 12,1% nel terzo trimestre

In un recente rapporto, l’Ufficio centrale di statistica (KSH) ha rivelato una notevole contrazione annua del 12,1% del volume degli investimenti dell’Ungheria durante il terzo trimestre, pubblicato martedì, questi dati hanno anche indicato un calo trimestre su trimestre destagionalizzato del 2,2% Secondo il KSH, quasi tutti i settori dell’economia nazionale hanno contribuito a questa recessione, con un lato positivo visto nell’aumento del volume degli investimenti esclusivamente all’interno del settore manifatturiero, della pubblica amministrazione e di alcuni segmenti più piccoli.

Nello specifico, il settore manifatturiero ha registrato una promettente crescita del 6,3% su base annua del volume degli investimenti, in netto contrasto con un calo del 21,6% nel settore delle costruzioni Il dato totale degli investimenti per il terzo trimestre ha raggiunto i 3.781 miliardi di fiorini, con il settore manifatturiero che ha rappresentato un sostanziale 1.202 miliardi di fiorini In risposta a queste cifre, il ministero dello sviluppo economico ha riconosciuto i fattori esterni che hanno influito sulle tendenze degli investimenti nel terzo trimestre La guerra in corso in Ucraina e le sanzioni dell’UE hanno avuto un ruolo, accanto alla diminuzione della domanda e all’aumento dei tassi di interesse, contribuendo collettivamente alla diminuzione complessiva del volume degli investimenti.

Nonostante le sfide, il ministero ha evidenziato aspetti positivi del panorama economico In particolare, l’inflazione si è contratta al di sotto del 10% in ottobre, e i salari reali hanno mostrato una crescita Tuttavia, un ostacolo significativo alla crescita economica e agli investimenti è emerso sotto forma di un aumento dei tassi di interesse reali positivi, attribuito a un tasso base elevato al di sopra dell’inflazione Il ministero ha espresso preoccupazione, affermando: “Questo sta ostacolando consumi e investimenti.”

In mezzo al calo generale, il ministero ha tuttavia accolto con favore il fatto che nel settore manifatturiero, compresa la produzione di automobili e batterie, gli investimenti siano aumentati, facendo eco alle tendenze positive osservate nei primi due trimestri dell’anno.

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