L’Ambasciata dell’Azerbaigian in Ungheria ha organizzato un evento commemorativo sulla tragedia del Gennaio Nero

L’Ambasciata dell’Azerbaigian in Ungheria ha organizzato l’evento nel 24° anniversario della tragedia del Gennaio Nero All’evento hanno partecipato membri della diaspora azera in Ungheria, rappresentanti di ONG, uomini d’affari, nonché ungheresi, che sono interessati all’Azerbaigian L’evento è iniziato con un momento di silenzio per le vittime della tragedia.

I relatori hanno sottolineato gli eventi accaduti il 20 gennaio 1990 quando le truppe sovietiche presero d’assalto Baku per commettere un massacro contro gli azeri civili, che protestavano nelle strade per l’indipendenza e l’integrità territoriale dell’Azerbaigian L’esercito sovietico iniziò ad aprire il fuoco sui manifestanti a piacimento, schiacciato con carri armati e arrestato centinaia di persone per la prigionia e la tortura. I partecipanti hanno affermato che questo giorno è uno dei giorni più tragici della storia moderna del paese, ma allo stesso tempo eroico. Ciò ha aiutato il desiderio di indipendenza degli azeri a realizzarsi. Ha indebolito il dominio sovietico in Azerbaigian e ha portato alla riconquista dell’indipendenza dell’Azerbaigian il 18 ottobre 1991. I partecipanti all’evento hanno guardato un video documentario e hanno visto foto che riflettevano gli orrori della tragedia di gennaio nero.

Insieme ai paesi baltici, il movimento nazionale in Azerbaigian divenne uno dei più forti dell’ex Unione Sovietica ad esprimere coraggiosamente il più alto livello di malcontento politico nei confronti del regime, Come fu il caso delle manifestazioni pacifiche a Tbilisi (Georgia) e Vilnius (Lituania) il regime sovietico rispose con una violenta repressione anche a Baku (Azerbaigian) Alla mezzanotte del 19-20 gennaio 1990, senza alcuna notifica preventiva, i militari sovietici entrarono a Baku e spararono contro i civili 137 manifestanti furono uccisi dall’esercito sovietico e più di 700 persone rimasero ferite durante quella notte Oltre agli azeri, altri abitanti di Baku, tra cui 6 russi, 3 tartari, 3 ebrei furono uccisi Tra gli uccisi ci furono 4 poliziotti, 1 medico e 4 studiosi Le organizzazioni internazionali chiamarono questa violenza come esercizio di punizione collettiva, crimine contro l’Azerbaigian in cerca di indipendenza.

Il giorno in cui ebbe luogo la tragedia divenne noto come Gennaio Nero (o Gennaio Sanguinario, Sabato Nero), è ampiamente commemorato in Azerbaigian e dalle comunità azere di tutto il mondo e contrassegnato come Giorno del Dolore Nazionale nel paese.

Foto: http://xeberdar.az/

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