L’attentatore italiano dell’Antifa ha trattato male le autorità ungheresi? La risposta della diplomazia ungherese è stata trattata male

L’ambasciatore ungherese a Roma ha respinto le accuse di “demeaning prison conditions” da parte della famiglia e degli avvocati di un imputato italiano detenuto in arresto a Budapest come “false”, venerdì nel telegiornale serale in prima serata dell’emittente pubblica italiana Rai 1.
L’imputato, identificato come IS, è uno dei tre imputati tenuti in carcere con l’accusa di partecipazione ad attacchi violenti da parte del movimento Antifa nel febbraio 2023 a Budapest.
Ádám Zoltán Kovács ha dichiarato al programma che, contrariamente a quanto affermato, tutti i requisiti e le norme sono rigorosamente rispettati nelle carceri ungheresi, sottolineando che all’imputato è stato permesso di incontrare il suo avvocato in diverse occasioni e di mantenere contatti continui con la sua famiglia.
Alla domanda sull’uso di manette e catene da parte dell’imputato in aula, l’ambasciatore ha detto che si trattava di una misura di precauzione necessaria a causa della gravità delle accuse.
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