L’UE abbandona la procedura di infrazione sull’imposta ungherese sul commercio al dettaglio

(MTI) (MTI) La Commissione europea ha concluso una procedura di infrazione contro l’Ungheria per un’imposta settoriale riguardante il commercio al dettaglio senza avviare ulteriori procedimenti presso la Corte di giustizia europea, ha dichiarato venerdì il ministero dell’Economia nazionale a MTI.

In una dichiarazione, il ministero ha citato la precedente posizione della Commissione secondo cui l’imposta al dettaglio era discriminatoria nei confronti delle società straniere e che l’imposta, basata sui guadagni del soggetto, non poteva essere resa progressiva.

La Commissione, tuttavia, ha deciso che, analogamente a una precedente procedura riguardante l’imposta ungherese sulle telecomunicazioni, non era necessario intentare una causa contro l’Ungheria presso la Corte europea, si legge nella nota.

“Il governo ungherese accoglie con favore la decisione della Commissione europea in quanto sostiene la posizione costantemente mantenuta dell’Ungheria secondo cui le tasse settoriali non violano il diritto europeo, ha affermato il ministero nella sua dichiarazione.

La Corte di Giustizia Europea il 5 febbraio ha stabilito che la tassa settoriale dell’Ungheria sui rivenditori era discriminatoria, mettendo in una posizione di svantaggio le aziende con proprietari in altri stati dell’Unione Europea I rivenditori in Ungheria con entrate annuali superiori a 500 milioni di fiorini sono tenuti a pagare la tassa settoriale, che è calcolata come percentuale delle entrate: 0,1%, 0,4% o 2,5%, a seconda del fatturato.

Foto: kozpontban.hu

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