Minaccia al patrimonio nazionale: la storica biblioteca dell’abbazia ungherese chiude a causa di un’infestazione

La Biblioteca dell’Arcivescovado di Pannonhalma, una delle collezioni più antiche e preziose dell’Ungheria, si trova ad affrontare una crisi senza precedenti. Dal 1° giugno 2025, la biblioteca sarà chiusa ai visitatori, ai turisti e ai ricercatori per almeno sette mesi, mentre gli esperti combattono contro un’infestazione di insetti su larga scala che minaccia il suo patrimonio inestimabile.

Una minaccia al patrimonio nazionale

Secondo la dichiarazione ufficiale della Biblioteca dell’Arcivescovado di Pannonhalma, l’infestazione, scoperta durante le pulizie di routine, è stata causata dallo scarabeo del pane(Stegobium paniceum), un parassita comune che si trova tipicamente nei negozi di alimentari, ma che è in grado di devastare le biblioteche storiche. I coleotteri sono stati attratti dalla colla a base animale e dall’amido vegetale presenti nelle rilegature e nei dorsi dei libri antichi, dove hanno trovato sia il cibo che un terreno di riproduzione protetto. Le larve, in particolare, causano i danni maggiori scavando nelle pagine e nelle rilegature durante la fase di alimentazione.

Questa epidemia è descritta come la più grande del suo genere mai registrata nelle collezioni storiche dell’Ungheria. La sala della biblioteca classicista, che ospita circa 400.000 volumi e rappresenta una pietra miliare del patrimonio intellettuale nazionale, è ora a rischio. Come si legge nella dichiarazione dell’abbazia, la questione non è semplicemente se il pubblico può entrare nell’edificio di 200 anni, ma se la biblioteca stessa sopravviverà per le generazioni future.

Come è successo?

Gli esperti ritengono che l’infestazione sia stata accelerata dall’aumento delle temperature e dell’umidità – condizioni legate al cambiamento climatico – chefavoriscono la rapida riproduzione dei coleotteri. Negli ultimi anni, la temperatura media e i livelli di umidità nella biblioteca sono aumentati, favorendo ulteriormente la diffusione dei parassiti. I coleotteri sono probabilmente entrati nella biblioteca attraverso le finestre, le porte o anche sui vestiti dei visitatori, alla ricerca delle risorse uniche che si trovano nei libri secolari.

Pannonhalma Archabbey Library
La Biblioteca dell’Arcivescovado di Pannonhalma. Foto: Wikimedia/Thaler Tamas

Risposta immediata e sforzi di conservazione

Al momento della scoperta, l’abbazia ha immediatamente coinvolto esperti ungheresi e internazionali per sviluppare un piano di salvataggio. Il metodo scelto è un processo completamente privo di sostanze chimiche, già dimostrato efficace in altri Paesi. Ogni libro sarà trattato individualmente in un ambiente ricco di azoto e privo di ossigeno, che uccide gli insetti senza danneggiare i materiali delicati. Dopodiché, ogni superficie della biblioteca verrà pulita meticolosamente prima che i libri vengano rimessi nei loro scaffali.

Questo processo minuzioso dovrebbe durare almeno sette mesi, con un team dedicato che lavorerà a lungo sul posto. Spostare i libri altrove è stato ritenuto troppo rischioso a causa della loro fragilità e del loro volume: quasi 100.000 volumi richiedono un trattamento in loco.

Cosa c’è in gioco?

Mentre gli articoli più preziosi, come i codici e gli incunaboli, sono conservati separatamente e non sono stati colpiti, la portata dell’infestazione significa che una parte significativa del patrimonio della biblioteca è a rischio. L’entità completa del danno potrà essere valutata solo al termine del lavoro di conservazione.

Pannonhalma Archabbey Library
Foto: Wikimedia/Raki_Man

L’abbazia, patrimonio mondiale dell’UNESCO e monumento nazionale, accoglie circa 140.000 visitatori all’anno. La chiusura è un colpo significativo, non solo per gli studiosi e i turisti, ma anche per il patrimonio culturale dell’Ungheria nel suo complesso.

Restauro e prevenzione

Una volta risolta la crisi immediata, l’abbazia ha in programma di implementare l’adattamento al clima e i miglioramenti ingegneristici della biblioteca per prevenire future infestazioni. Seguirà il restauro dei libri danneggiati, per il quale si sta ancora cercando un finanziamento. L’abbazia si appella a tutti coloro che apprezzano il patrimonio culturale per sostenere questo compito monumentale.

“Ora la priorità non è solo valutare i danni, ma salvare la collezione, eliminare l’infestazione e garantire la sopravvivenza di questa insostituibile biblioteca per le generazioni a venire”, ha sottolineato l’abbazia.

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