Nessuna esitazione: Gli ungheresi catturano un aereo russo nella loro prima missione

Meno di una settimana dopo aver assunto il comando della missione di polizia aerea della NATO nel Baltico, i jet da combattimento Gripen dell’Aeronautica militare ungherese sono stati inviati per il loro primo vero allarme. Durante la missione dell’8 agosto 2025, hanno intercettato degli aerei russi sopra il Mar Baltico che avevano violato i regolamenti aerei internazionali.
Senza contatto radio o piano di volo
I Gripen JAS-39 ungheresi si sono lanciati dalla base aerea di Šiauliai, in Lituania, alle 11:26 ora locale, intercettando gli obiettivi a un’altitudine di 11.000 metri, secondo il Ministero della Difesa ungherese. I velivoli non identificati non avevano comunicazioni radio con il controllo del traffico aereo, non avevano un piano di volo depositato e non trasmettevano alcun segnale transponder. A causa di queste infrazioni, il Centro di Operazioni Aeree Combinate della NATO in Germania ha emesso un Allarme Alfa.
Dopo aver completato l’intercettazione e l’identificazione, i Gripen sono tornati alla base. La dichiarazione ufficiale del Ministero della Difesa ha confermato che i velivoli erano russi, anche se il Ministro della Difesa Kristóf Szalay-Bobrovniczky li ha definiti solo “velivoli non identificati” in un post su Facebook.
Sorveglianza dello spazio aereo del Baltico per quattro mesi
Dal 1° agosto alla fine di novembre, l’Ungheria guiderà la missione di polizia aerea del Baltico con circa 80 persone e quattro jet Gripen, operando sotto il comando della NATO insieme ai partner spagnoli e italiani, secondo HVG. Da quando Estonia, Lettonia e Lituania sono entrate a far parte della NATO nel 2004, le forze alleate hanno salvaguardato il loro spazio aereo in rotazioni di quattro mesi.
Questo è il quarto dispiegamento dell’Ungheria nella missione, dopo le precedenti rotazioni del 2015, 2019 e 2022. L’attuale rotazione è la 69esima dall’inizio dell’iniziativa.
A guardia dello spazio aereo di altre sei nazioni
I Gripen ungheresi non sono attivi solo sui Baltici. Forniscono anche la difesa aerea a Slovacchia, Slovenia e Croazia. Questi Paesi hanno ritirato le loro flotte di caccia dell’era sovietica – alcune delle quali sono state trasferite in Ucraina – e non hanno ancora schierato nuovi tipi di aerei.
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