OGGI 95° anniversario del Trattato di Trianon

Il Trattato di Trianon fu l’accordo di pace del 4 giugno 1920 che pose formalmente fine alla prima guerra mondiale tra la maggior parte degli alleati e il Regno d’Ungheria. Di conseguenza, l’Ungheria perse i 2/3 dei suoi territori e del suo popolo.
Il trattato era in realtà un dettato, perché l’Ungheria era invitata solo per la firma del documento Fu firmato al Grand Trianon Palace di Version, in Francia Tutti i paesi vicini ricevettero territori da Ungheria, anche l’Austria, che era anche perdente della guerra.
Il conte Albert Apponyi arrivò alle trattative con i successivi primi ministri István Bethlen e Pál Teleki. Quest’ultimo presentò la sua famosa “Red map”, che segnava i territori a maggioranza ungherese con il rosso. Tuttavia, la delegazione fu posta agli arresti domiciliari e non poterono partecipare alla conferenza. Apponyi poté esprimere la sua famosa richiesta dopo la chiusura dei negoziati. Infine, firmò il trattato il 4 giugno 1920.
La Romania ha ricevuto la superficie più grande dall’Ungheria, 102.803 km2. Comprende la Transilvania, il Partium e il Bánát.
La Cecoslovacchia ottenne il secondo territorio più grande, l’Alta Ungheria, la Transcarpazia (ora è di proprietà dell’Ucraina) e Csallóküöz La superficie totale è di oltre 61 mila km2.
Il neonato (e di breve durata) Stato degli Sloveni, Croati e Serbi ottenne Srem, Drávaköz, Backa, Bánát e Muraköz, per un totale di 20.829 km2. Croazia (più di 42 mila km2) fu anche la parte del Regno d’Ungheria fino a quel momento.
È interessante che anche l’Austria abbia ricevuto territorio: Burgenland (4020 km2). Inoltre, la Polonia ha ottenuto anche alcuni insediamenti dall’Ungheria.
Questo trattato si traduce in uno stato abbastanza omogeneo nel resto dell’Ungheria, ma il 10% delle persone aveva ancora un’altra lingua madre rispetto all’ungherese (la maggior parte di loro parlava tedesco).
Sfortunatamente, il Trianon creò diversi problemi e la maggior parte di essi afflisse gli ungheresi che rimasero oltre i confini.
Circa 3,3 milioni di ungheresi partirono fuori dall’Ungheria.
Al giorno d’oggi, a 95 anni dal trattato, ci sono diverse iniziative in relazione a questa tragedia, Ad esempio, l’11 marzo, Giornata della libertà di Szekely si tenne, che protestò pacificamente per l’autonomia di Székelys di lingua ungherese in Transilvania, Romania.
Foto: http://www.americanhungarianfederation.org
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