Olof Palme House, gemma del Budapest City Park, da ricostruire come luogo culturale

La Casa Olof Palme nel cuore del Parco Cittadino di Budapest è in stato di rovina da decenni Ora, nell’ambito del progetto Liget, che non è stato privo di polemicheè da ricostruire e riportare alla sua gloria originaria, come vg.hu rapporti.
Benedek Gyorgyevics, direttore di Városliget Zrt, ha affermato che l’edificio della Olof Palme House sarà riaperto nella sua forma originale all’inizio del prossimo anno con il nuovo nome Millenium Háza (Casa Millenium), rinvigorendo l’edificio più antico di Parco Città che è stato a lungo abbandonato e senza funzione.
Durante i lavori di ristrutturazione realizzati nell’ambito del Liget Budapest Projekt, sono state rimosse le aggiunte successive all’edificio; ad oggi stanno ripristinando la struttura originale e le decorazioni uniche in porcellana Zsolnay che ne adornano la facciata. Quest’ultimo conferisce all’edificio un’aria eclettica di diversi periodi storico-artistici fondendosi in uno stile storicizzante.

MTI/Balogh Zoltán
Gyorgyevics ha affermato che dopo i lavori di ristrutturazione, l’edificio di 130 anni ospiterà una mostra permanente speciale e interattiva sul periodo di maggior successo e fiorente della storia moderna ungherese: l’età d’oro della fine del XX secolo.
Al centro della mostra ci sarà un enorme modello in scala della Budapest di inizio secolo su più di 100 metri quadrati
Accompagnati da immagini proiettate che evocano l’atmosfera di quest’epoca passata.
I restauri, costati quasi 3 miliardi di Ft, seguono i piani architettonici originali In linea con questo, l’ingresso principale viene riportato al suo posto originale in via Hermina, di fronte al quale deve essere piantato un roseto.

L’edificio di 1250 metri quadrati rinascerà come spazio culturale/comunitario, con spazio espositivo interattivo e un palco sul podio, oltre a un auditorium, una sala conferenze e uno spazio per l’educazione museale, secondo Gyorgyevics, Millenium House sarà la nuova gemma di City Park.
Immagine in primo piano: MTI/Liget Budapest Projekt

