Op-ed: Cambiamento storico per la questione del Sahara marocchino nel 50° anniversario della Marcia Verde

Ogni anno, il Regno del Marocco celebra la ”Marcia Verde” il 6 novembre, e quest’anno questo evento coincide con l’adozione da parte del Consiglio di Sicurezza dell’ONU di una Risoluzione sulla questione del Sahara. In questa occasione, Daily News Hungary è lieto di offrire ai suoi lettori una raccolta di articoli su questi eventi importanti per il Marocco, insieme ad un’ampia rassegna delle relazioni tra l’Ungheria e il Marocco, nonché delle prospettive di sviluppo per i mesi e gli anni a venire.
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite adotta una nuova risoluzione sulla questione del Sahara
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato venerdì scorso, 31 ottobre, la Risoluzione 2797 sulla questione del Sahara marocchino. In questa occasione, Sua Maestà il Re Mohammed VI ha pronunciato un discorso molto importante, sottolineando l’importanza di questa Risoluzione, che segna un cambiamento storico nel processo di negoziazione condotto dalle Nazioni Unite.
Infatti, con questa Risoluzione, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite riconosce e sostiene ufficialmente il Piano di Autonomia del Marocco come l’unica soluzione credibile e fattibile a questo problema, sottolineando che d’ora in poi tutti i negoziati relativi a questa questione si svolgeranno nel quadro dell’iniziativa di Autonomia marocchina e della sovranità marocchina. Il Piano di autonomia marocchino sarà aggiornato nei prossimi mesi e presentato alle Nazioni Unite.
In questo contesto, tra i 15 membri del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, la Risoluzione 2797 è stata adottata con 11 voti a favore e zero voti contrari, riflettendo il sostegno schiacciante della comunità internazionale e la legittimità internazionale ai diritti del Marocco e ai suoi sforzi per realizzare la sua integrità territoriale dalla città di Tangeri, nel nord, alla città di Lagouira, nell’estremo sud del Marocco.

Inoltre, Sua Maestà il Re Mohammed VI ha sottolineato che gli ultimi sviluppi internazionali riguardanti l’integrità territoriale del Marocco non devono essere considerati una vittoria, ma passi verso una soluzione duratura che preservi la dignità di tutte le parti, al fine di porre fine allo stallo politico e, di conseguenza, sbloccare il grande potenziale di cooperazione, sviluppo economico, stabilità e integrazione regionale.
In seguito all’adozione della risoluzione 2797, si sono svolti ampi e massicci festeggiamenti in Marocco, dove centinaia di migliaia di persone si sono riunite nelle strade, tenendo in mano i ritratti di Sua Maestà il Re Mohammed VI, sventolando bandiere e cantando canzoni patriottiche in tutte le città del Regno, soprattutto nelle Province meridionali, che hanno visto una partecipazione record a queste celebrazioni.
Per milioni di marocchini, le celebrazioni che hanno avuto luogo in tutto il Regno ricordano il grande spirito patriottico della Marcia Verde, di cui quest’anno celebriamo il 50° anniversario.
L’importanza della ‘Marcia Verde’ per il Marocco
La Marcia Verde rappresenta un capitolo straordinario nella storia del Marocco. Questo evento storico, che ebbe luogo il 6 novembre 1975, viene commemorato ogni anno come festa nazionale in Marocco.
Quest’anno, il Marocco celebra il 50° anniversario della Marcia Verde, che è molto più di una pietra miliare storica; è una forte testimonianza del ripristino dell’integrità territoriale del Marocco e del recupero delle sue terre dalla colonizzazione straniera.
Frutto di una leadership e di una visione reali uniche, si è svolta sotto forma di una marcia pacifica di 350.000 persone dal nord del Marocco alle sue province meridionali, ricordando a questo proposito i ricchi e antichissimi legami tra il popolo di questa regione e i Monarchi marocchini, che risalgono a secoli fa.
La Marcia Verde è anche un’occasione annuale per il Marocco di rendere omaggio allo spirito duraturo, ai sacrifici e all’unità di tutte le persone coinvolte in questo evento storico che evoca un profondo patriottismo e orgoglio tra i marocchini e rimarrà una fonte di ispirazione e di memoria collettiva per le generazioni future.
Cosa è stato fatto da quella data?
Dalla Marcia Verde del 1975, e sotto la guida di Sua Maestà il Re Mohammed VI, il Marocco ha ottenuto importanti successi per quanto riguarda la sua integrità territoriale.
In effetti, negli ultimi anni abbiamo assistito a una forte e costante dinamica internazionale a favore della posizione marocchina in merito alla disputa regionale sul Sahara marocchino. Nell’aprile 2007, il Marocco ha presentato il piano di autonomia come soluzione unica e definitiva a questa disputa artificiale, e da quella data, questo piano è stato descritto come serio e credibile in tutte le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite fino ad oggi.
Non solo da parte del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, lo slancio internazionale guidato negli anni da Sua Maestà il Re Mohammed VI, a favore del Sahara marocchino e a sostegno dell’Iniziativa di autonomia continua a crescere da parte di Paesi di tutto il mondo, soprattutto Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Spagna, Germania, Portogallo, Paesi arabi del Golfo e molti altri Paesi africani e latino-americani. In questo contesto, anche l’Ungheria è tra i Paesi che sostengono il piano di autonomia marocchino come base per la soluzione della questione.
Vale anche la pena di menzionare l’apertura altamente lodevole di rappresentanze diplomatiche consolari da parte di molti Paesi arabi, africani, americani e asiatici nella regione meridionale del Marocco.
La suddetta dinamica e i forti segnali politici riflettono la convinzione della comunità internazionale sulla necessità di porre fine a questa disputa regionale, nel quadro della sovranità nazionale e dell’integrità territoriale del Marocco.

Enormi sforzi per lo sviluppo della regione del Sahara
Sebbene il Sahara marocchino abbia vissuto uno sviluppo sostenuto per decenni, dal 6 novembre 2015 questa regione sta vivendo una nuova era, a seguito del lancio, da parte di Sua Maestà il Re Mohammed VI, di un enorme programma di sviluppo per le province meridionali del Marocco.
Con un budget di 14 miliardi di dollari, questo piano ambizioso ha trasformato completamente questa regione e continua a farlo ancora oggi, con progetti importanti che coprono tutti gli aspetti della vita politica, sociale, economica e culturale. Di conseguenza, la regione meridionale del Marocco ha uno dei più alti indici di sviluppo umano del continente.
Ad oggi, le Province meridionali del Regno stanno continuamente vivendo profondi cambiamenti in termini di sviluppo, come testimoniano i notevoli risultati raggiunti in vari settori economici come l’industria, l’agricoltura, l’industria agroalimentare, il turismo, l’energia, le energie rinnovabili, l’industria mineraria, le industrie marittime e la pesca.
Grazie a questo impegno, le infrastrutture della regione sono fiorite. Autostrade, parchi industriali, zone logistiche e piattaforme energetiche hanno rimodellato il paesaggio della regione, affermandola come hub economico regionale.
In effetti, questa dinamica di riforma è ulteriormente rafforzata da progetti di dimensione strategica come il Porto Atlantico di Dakhla, che collegherà l’Europa e l’Africa, così come l’Iniziativa Atlantica, lanciata da Sua Maestà il Re Mohammed VI, che darà accesso all’Oceano Atlantico ai Paesi senza sbocco sul mare della regione del Sahel, rendendo il Sahara marocchino una piattaforma logistica e commerciale tra il Regno, l’Europa, l’Africa e le Americhe.
Tali progetti di sviluppo portano innumerevoli opportunità economiche, commerciali e industriali che stanno generando entusiasmo in tutto il mondo, come dimostra l’organizzazione, il 9 ottobre 2025, di un importante forum d’affari tra la Confederazione Generale delle Imprese Marocchine (CGEM) e il Movimento delle Imprese di Francia (MEDEF), che sarà seguito da molti altri eventi simili. Il Marocco ha già invitato le aziende ungheresi a cogliere le innumerevoli opportunità di investimento che questa regione offre in tutti i settori, dato che diversi Paesi stanno già pianificando ingenti investimenti in questa zona del Marocco.
Relazioni marocchino-ungheresi
Basate sui valori condivisi del rispetto reciproco, della promozione della pace e della cooperazione, le relazioni politiche tra il Marocco e l’Ungheria sono eccellenti e hanno assistito negli ultimi anni ad una grande e costante dinamica che ha posto solide basi per rafforzare ulteriormente il partenariato tra i due Paesi in tutti i campi.
Lo scorso anno, il Marocco e l’Ungheria hanno celebrato il 65° anniversario dell’istituzione delle loro relazioni diplomatiche. In questa occasione, Sua Eccellenza Nasser Bourita, Ministro degli Affari Esteri, della Cooperazione Africana e delle Esportazioni Marocchine, ha firmato con Sua Eccellenza Péter Szijjártó, durante la sua visita in Marocco, una Dichiarazione congiunta che funge da ambiziosa tabella di marcia per il rafforzamento delle relazioni tra i due Paesi in tutti i settori per gli anni a venire.

I contatti attraverso i canali diplomatici avvengono regolarmente e anche sotto forma di dialogo politico continuo e di visite di alti funzionari a vari livelli, sia a Rabat che a Budapest. Anche la cooperazione tra i due Paesi all’interno delle Organizzazioni Internazionali è eccellente, caratterizzata da un continuo sostegno reciproco in vari forum internazionali.
Inoltre, nonostante la distanza reciproca, il Marocco e l’Ungheria condividono molti punti in comune, come la ricca storia e le posizioni geografiche strategiche, che rendono i due Paesi innegabilmente importanti crocevia tra est e ovest, nord e sud. Vale la pena notare anche che queste configurazioni pongono i nostri due Paesi all’incrocio di vere e proprie sfide di sicurezza.
Infine, le relazioni bilaterali sono molto ricche anche in campo culturale, con una grande comunità di studenti marocchini in Ungheria, che cresce di anno in anno, riflettendo la qualità e la fiducia nel sistema educativo ungherese.
Prospettive di rafforzamento delle relazioni tra Marocco e Ungheria
La Dichiarazione congiunta firmata nel novembre 2024 è un passo molto importante nelle relazioni bilaterali tra Marocco e Ungheria. Spiana la strada per ampliare ulteriormente il partenariato tra i due Paesi in tutti i settori.
In questo contesto, entrambi i Ministri hanno concordato di basarsi su questa dinamica per rafforzare la cooperazione in settori chiave di particolare interesse, come l’economia, l’industria, l’industria automobilistica, l’industria agroalimentare, l’agricoltura, l’energia e il turismo.
In effetti, i due Paesi stanno perseguendo strategie molto simili per quanto riguarda la diversificazione economica, e questo offre opportunità illimitate per la cooperazione bilaterale, soprattutto tra le comunità imprenditoriali di entrambe le parti. Ricordiamo a questo proposito il vero successo della quinta commissione economica congiunta che si è svolta a Rabat nell’ottobre 2024.
Grazie a questi sforzi, e dal 2023, il Marocco è il primo partner commerciale dell’Ungheria in Africa, con un fatturato commerciale di centinaia di milioni di euro e quest’anno è stato raggiunto un nuovo record del +17% da gennaio ad agosto 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024.
Tuttavia, entrambi i Paesi sono convinti che questo volume di scambi rimanga al di sotto del potenziale di cooperazione e sono fiduciosi che continuerà ad espandersi negli anni a venire, tenendo conto del crescente interesse delle aziende ungheresi per il Marocco come hub strategico per espandersi in Africa, in particolare per le esportazioni e gli investimenti.
C’è anche un punto molto importante da sottolineare: il Marocco ha 55 accordi di libero scambio (FTA) che garantiscono l’accesso a un mercato di oltre un miliardo di consumatori, in quanto ha accordi con l’Unione Europea, gli Stati Uniti, i Paesi arabi e africani. Ciò offre agli investitori un accesso privilegiato a un mercato enorme, che offre opportunità di crescita in settori come i beni di consumo, le soluzioni digitali e le infrastrutture. Il Marocco ha costruito con successo un modello economico basato sull’integrazione con l’economia globale attraverso questi accordi.
Scritto da: Ambasciata del Marocco a Budapest
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