Più immigrati o emigranti in Ungheria? L’inaspettata tendenza trentennale

Dal 1995, ogni anno sono arrivati in Ungheria più immigrati rispetto al numero di persone che hanno lasciato il Paese, ha dichiarato lunedì un commissario del Primo Ministro alla televisione pubblica, citando i dati Eurostat.

Piroska Szalai ha detto che sono arrivate circa 1,3 milioni di persone, mentre circa 700.000 persone hanno lasciato l’Ungheria. Ha aggiunto che le persone che rimangono in Ungheria per più di un anno contano come immigrati, mentre un emigrante non è tornato dall’estero per più di un anno. Ha anche aggiunto che gli studenti stranieri in Ungheria sono considerati immigrati, ma se lasciano l’Ungheria dopo la laurea, saranno inclusi nelle statistiche sugli emigranti. Allo stesso modo, gli ungheresi che lavorano su progetti esteri più lunghi saranno etichettati come emigranti e considerati come immigrati quando torneranno dopo uno o due anni.

Szalai ha affermato che le misure di sostegno alla famiglia del Governo hanno contribuito notevolmente ad attirare i giovani con figli piccoli a tornare in Ungheria, aggiungendo che “le misure di assistenza alla famiglia in tale scala e in tale diversità” sono uniche in Ungheria.

Péter Magyar e Ráhel Orbán

Per qualche motivo, ha ritenuto importante sottolineare che anche il presidente del Partito Tisza, Péter Magyar, è stato un emigrante con la moglie, l’ex Ministro Judit Varga, negli anni 2010, lavorando per il partito al potere a Bruxelles. Quando sono tornati con i loro tre figli, tutti e cinque sono diventati immigrati quell’anno. Un esempio simile potrebbe essere la figlia di Viktor Orbán, Ráhel Orbán, che si è trasferita in Spagna con il marito e ora vive una doppia vita fino a quando la sua famiglia non si trasferirà negli Stati Uniti. Ne abbiamo scritto in dettaglio qui:

• Cosa c’è dietro l’agitazione? La figlia maggiore del premier Orbán, Ráhel Orbán, potrebbe trasferirsi all’estero con la sua famiglia – AGGIORNATO

Prima del 1995

Prima del 1995, la migrazione si è intensificata in occasione di alcuni eventi decisivi, in particolare la Rivoluzione ungherese del 1956 e la caduta del Muro di Berlino. È anche vero che dopo il crollo dell’Unione Sovietica, una parte della popolazione ungherese che viveva nei Paesi socialisti vicini (Romania, Ucraina) è emigrata in Ungheria per non vivere come minoranza in futuro.

Dopo l’adesione all’UE, centinaia di migliaia di persone hanno lasciato l’Ungheria.

Il periodo più attivo dell’emigrazione si è verificato dopo l’adesione dell’Ungheria all’UE, con un netto aumento tra il 2010 e il 2016. Questa ondata è stata in gran parte guidata dalla migrazione economica, in particolare tra le persone più giovani e altamente istruite, alla ricerca di migliori salari e opportunità di carriera.

Le destinazioni principali per gli emigranti ungheresi sono state la Germania, il Regno Unito (prima della Brexit) e l’Austria. Altri Paesi popolari sono la Svizzera, il Canada e gli Stati Uniti, anche se in numero minore. Mentre molti sono partiti per motivi di lavoro, altri hanno proseguito gli studi, hanno raggiunto i familiari o hanno semplicemente cercato una diversa qualità di vita all’estero.

Dopo tutto questo, la popolazione

La situazione della popolazione ungherese rimane preoccupante, con indicatori demografici che mostrano un significativo deterioramento nel 2025. In base ai dati dell’Ufficio Centrale di Statistica (KSH), il declino della popolazione ha raggiunto livelli record negli ultimi anni, con il numero di nascite che è sceso ai minimi storici, mentre il numero di decessi rimane elevato. Nel 2024, la popolazione ungherese scenderà a circa 9,54 milioni, il che rappresenta un calo dello 0,47% rispetto all’anno precedente, il secondo peggior tasso dal 2001, con solo il 2012 che ha visto un calo maggiore (0,54%).

La popolazione è diminuita da oltre 10,4 milioni nel 1989 a meno di 9,6 milioni nel 2025, riflettendo un declino a lungo termine.

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