Prefetto rumeno cerca di eliminare la bandiera Szekler dalle proprietà private

Dopo essersi opposto ferocemente e aver combattuto per anni l’esposizione della bandiera Szekler negli spazi pubblici, sembra che Lucian Goga si sia recentemente impegnato ad eliminarla anche dalle proprietà private.
Nelle ultime settimane il prefetto Lucian Goga ha condotto una vera e propria campagna contro il Szekler flag, ed è riuscito a imporre la sua volontà, con il risultato che la bandiera è stata rimossa dai municipi di tutta la contea di Mureçou Ma sembra che sia determinato a spingere ulteriormente la questione, e ha invitato le parrocchie locali e le sedi del partito a togliere anche la bandiera Szekler, che costituiscono entrambe proprietà privata, e quindi il prefetto non ha giurisdizione legale su questi Una delle parrocchie chiamate da Lucian Goga a rimuovere la bandiera Szekler è la chiesa riformata di Ghindari/Makfalva Tuttavia, il pastore ha dichiarato di non avere intenzione di farlo, poiché la bandiera è issata sulla proprietà privata della chiesa.
Un altro caso riguarda la sede della Alleanza Democratica degli Ungheresi in Romania (UDMR/RMDSZ) a Sângeorgiu de Pădure/Erd theszentgyörgy, dove le due bandiere (la Szekler e l’ungherese) sono già state oggetto di una causa avviata dal prefetto, lo scorso novembre, tuttavia, il tribunale si è pronunciato a favore dell’imputato, respingendo i motivi della denuncia del prefetto Goga aveva sostenuto quel caso sulla base di un decreto governativo del 2001, che però si riferisce solo alle bandiere di stato di paesi stranieri, e né la bandiera Szekler, né la bandiera ungherese che presenta lo stemma al centro entrano in quella categoria Il prefetto ha scelto di ignorare il verdetto esistente, e dovrebbe perseguire ancora una volta corso legale.
Diversi esperti legali e avvocati hanno alzato la voce contro queste misure prese dal prefetto, sostenendo da un lato che egli non ha giurisdizione legale sulla proprietà privata, e dall’altro che il prefetto deve obbedire alle decisioni definitive del tribunale Inoltre, come formulato da Előd Kincses, un avvocato che è stato coinvolto in diversi casi difendendo i diritti della minoranza ungherese: “Sarebbe bello, se il prefetto imparasse qualcosa che anche uno studente di giurisprudenza del primo anno sa: tutto è permesso, che non è vietato dalla legge.”
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