Punto di svolta ‘drammatico’: Il Cremlino avverte che i missili Tomahawk diretti in Ucraina potrebbero avere capacità nucleare

Il Cremlino ha dichiarato domenica che il processo di pace intorno alla guerra in corso tra Russia e Ucraina ha raggiunto una fase “drammatica”, in seguito a quella che ha definito un’escalation di azioni “da tutte le parti”.

Parlando con il giornalista russo Pavel Zarubin nei commenti pubblicati su Telegram, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha avvertito che la possibile consegna di missili da crociera Tomahawk a lungo raggio all’Ucraina da parte degli Stati Uniti è motivo di “estrema preoccupazione” per Mosca, scrive l’Agenzia Anadolu.

“Quest’arma è speciale; può essere non nucleare o nucleare. Ha una lunga gittata ed è un’arma seria. Ma allo stesso tempo, non può cambiare la situazione in prima linea”, ha detto Peskov. Ha descritto il momento attuale del conflitto come “molto drammatico”, affermando che le tensioni si stanno “intensificando da tutte le parti”.

“La parte russa continua a dire che siamo pronti per una soluzione pacifica. E sentiamo anche (il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump) parlare costantemente della necessità di sedersi al tavolo dei negoziati. E da questo concludiamo che conserva ancora la volontà politica”, ha aggiunto Peskov.

Ha poi accusato i Paesi europei e l’Ucraina di mostrare “assoluta indisponibilità a fare qualcosa in questa direzione”. Il portavoce del Cremlino ha anche avvertito che la Russia deve presumere che i missili a lungo raggio sparati verso il suo territorio possano trasportare testate nucleari.

“Immaginate: un missile a lungo raggio decolla e vola. Sappiamo che potrebbe avere una capacità nucleare. Cosa dovrebbe pensare la Federazione Russa? Gli esperti militari all’estero dovrebbero capirlo”, ha detto.

Trump ha detto lunedì di essere vicino a decidere se approvare il trasferimento dei missili Tomahawk a Kiev, anche se ha espresso il desiderio di “scoprire cosa ne fanno, dove li mandano”.

Il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha dichiarato ad Axios il mese scorso di aver chiesto a Trump i missili durante il loro incontro all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York. Giorni dopo, il Vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance ha confermato che Washington stava prendendo in considerazione la richiesta e ha detto che Trump avrebbe preso “la decisione finale”.

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