Ricercatori ungheresi scoprono un legame del DNA tra i Sarmati della steppa e le popolazioni del bacino carpatico

Il confronto genetico dei resti provenienti da siti di sepoltura nella Pianura ungherese e nelle steppe ha rivelato un legame tra i Sarmati che migrarono nel Bacino dei Carpazi e quelli che un tempo vivevano vicino ai Monti Urali, secondo i ricercatori dell’Università di Szeged (SZTE).
Come riportato, il nome “sarmatico” nelle fonti storiche si riferisce a tribù delle steppe che conducevano uno stile di vita nomade e a cavallo. Sebbene questi nomadi condividessero tratti culturali, come le tattiche militari, le pratiche religiose e l’abbigliamento, è probabile che appartenessero a gruppi distinti.
Chi erano i Sarmati?
Si pensa che i Sarmati abbiano avuto origine in Asia centrale, vicino agli Urali, prendendo gradualmente il controllo delle terre precedentemente occupate dagli Sciti tra il III e il I secolo a.C.. In epoca romana, dominavano le regioni della steppa.
La ricerca del team SZTE, pubblicata sulla rivista Cell, si è concentrata sui Sarmati che si erano stabiliti nel bacino dei Carpazi. I documenti storici indicano che i rami dei Sarmati – in particolare gli Iazyges e i Roxolani – si spostarono nella Pianura ungherese nel I secolo d.C..
Questi gruppi passarono dal nomadismo completo, stabilendo il dominio sull’intera regione. Il bestiame rimase la chiave della loro economia, ma adottarono anche l’agricoltura. Durante questo periodo, la regione vide lo sviluppo di una solida rete di insediamenti con industria e commercio.

Cosa trovarono?
L’autore principale dello studio, Oszkár Schütz, dottorando e membro del gruppo di archeogenetica guidato da Tibor Török presso il Dipartimento di Genetica della SZTE, ha spiegato che è stato analizzato il materiale genetico di 135 tombe sarmatiche scavate nella Pianura Ungherese.
I risultati hanno rivelato che questi resti avevano profili genetici molto diversi dai Sarmati della steppa e avevano una maggiore somiglianza con le popolazioni locali dei Carpazi, compresi i Romani, i Celti e i popoli germanici.
Tuttavia, alcuni individui del primo periodo migratorio mostravano marcatori genetici simili a quelli trovati nelle tombe sarmatiche vicino agli Urali. Ciò suggerisce che, pur essendo arrivati dalla steppa, si sono rapidamente assimilati alla popolazione locale. Anche nelle popolazioni sarmate successive, i ricercatori hanno rilevato una traccia di ascendenza asiatica, un elemento assente nei gruppi locali precedenti.
Utilizzando metodi genetici all’avanguardia, il team è stato anche in grado di esplorare relazioni familiari lontane ma reali tra gli individui. Confrontando 20-30 genomi di Sarmati provenienti da database pubblici, i ricercatori hanno identificato numerosi legami genealogici a lunga distanza, collegando chiaramente i Sarmati della steppa con quelli del bacino dei Carpazi.
Un caso notevole è stato quello di una persona sepolta nel sito di Füzesabony-Kastélydűlő, nel nord dell’Ungheria, che condivideva un legame genealogico di 7°-8° grado con un sarmata trovato vicino alla foce del fiume Don.
Sebbene manchi la catena dei parenti intermedi, il che rende impossibile individuare il loro posto esatto nell’albero genealogico, relazioni genetiche così distanti sono tipicamente indicative di una parentela laterale, come i cugini di terzo grado.
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