Sondaggio: non siamo davvero soddisfatti della vita in Ungheria?

Basato su l’ultima indagine dell’Eurobarometro, la maggior parte dei cittadini dell’Unione Europea sono soddisfatti della loro vita familiare, dell’occupazione attuale e del fatto che vivono in uno stato membro dell’UE. Oh ma gli ungheresi…

Hvg.hu scrive che nove persone su dieci sono d’accordo con l’affermazione che vivono una vita privata felice, mentre il 64% è soddisfatto anche del proprio lavoro La maggioranza (89%) dei cittadini dell’UE è felice di vivere nel paese in cui vive e il 78% è anche felice di vivere in uno stato membro dell’UE.

Rispetto al punteggio medio (91%), l’84% degli ungheresi ha dichiarato di essere soddisfatto della propria vita familiare, solo cechi, rumeni, slovacchi, lituani e bulgari hanno riportato risultati peggiori, siamo però più soddisfatti della nostra attuale occupazione rispetto alla media UE (ungheresi 66% contro media UE 64%).

Ma gli ungheresi non sembrano essere soddisfatti della vita nel loro paese, solo il 62% ha dichiarato di essere effettivamente soddisfatto, il che lo rende il tasso più basso nell’UE.

I danesi sono i più soddisfatti della vita nel proprio paese (99%), sono seguiti dagli irlandesi (98%), dagli olandesi e dagli svedesi (97%) Il tasso medio UE per quanto riguarda l’indice è dell’89% Oltre agli ungheresi, i meno soddisfatti sono i bulgari (66%) e i rumeni (67%).

Gli ungheresi sono anche i meno contenti della vita nell’UE, solo il 57% degli intervistati ha dichiarato di essere felice di essere cittadino dell’UE Questo tasso è il più alto in Lussemburgo (97%), seguito da Irlanda (94%) e Paesi Bassi (92%) La media UE è del 78%, Repubblica Ceca (58%), Romania e Grecia (62%) sono arrivate prima dell’Ungheria.

Gli intervistati sono state inoltre interrogate sulle grandi sfide globali che l’UE si trova ad affrontare, francesi, spagnoli, greci, italiani e rumeni ritengono che la questione più scottante sia la disoccupazione, mentre tedeschi, svedesi e slovacchi hanno affermato che la questione più vitale è la disuguaglianza sociale.

Gli intervistati provenienti da Finlandia, Paesi Bassi e Regno Unito ritengono che la politica di terrorismo e sicurezza sia la sfida più grande, mentre cechi, polacchi e ungheresi ritengono che la crisi dei migranti sia la principale sfida globale che l’UE si trova ad affrontare.

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