Sondaggio: un quinto dei pensionati ungheresi accetterebbe un lavoro

Un quinto di Pensionati ungheresi, circa mezzo milione di persone, sarebbero disposte ad accettare un lavoro, mostra un sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca economica GKI nel giugno 2018.

GKI ha condotto l’indagine per valutare come le recenti misure governative volte a incoraggiare i pensionati a rientrare nel mercato del lavoro potrebbero contribuire ad alleviare la carenza di manodopera in Ungheria.

In Ungheria ci sono circa 2,5 milioni di pensionati, di cui circa 2 milioni sono in pensione di vecchiaia, e teoricamente potrebbero fornire un’aggiunta di centinaia di migliaia alla forza lavoro, stima GKI, soprattutto se i datori di lavoro offrissero condizioni di lavoro flessibili.

Più della metà di coloro che sono disposti a lavorare accetterebbero un lavoro part-time, un quarto lavorerebbe con orari flessibili, il 10% si telelavorerebbe e solo il 10% accetterebbe un lavoro a tempo pieno, ha scoperto GKI.

Circa tre quinti dei potenziali dipendenti hanno tra i 60 ei 70 anni.

Nel 2017, il tasso di attività era del 36,8% per la fascia di età 60-64 anni (in parte al di sopra dell’età pensionabile in aumento), del 5,9% per i 65-69 anni e del 3,0% per quelli tra 70-74 anni, mostrano i dati dell’Ufficio centrale di statistica.

Misure governative per attirare i pensionati a lavorare inclusa l’introduzione delle cosiddette cooperative di pensionati nel 2017 In una nuova fase, dal 2019, l’assunzione di pensionati di vecchiaia sarà esente da imposte ad eccezione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche.

Il prossimo anno verrà eliminato anche il limite esistente che sospende i pagamenti delle pensioni se un pensionato impiegato in un lavoro statale guadagna più di 12 volte il salario minimo.

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