Tribunale: le norme del Fondo fondiario nazionale sono incostituzionali

Martedì la Corte Costituzionale ha affermato che alcune norme che disciplinano il patrimonio del Fondo fondiario nazionale violano la legge fondamentale dell’Ungheria.
Il legislatore Benedek R Sallai di verde LMP e altri 51 legislatori dell’opposizione si erano rivolti alla corte, lamentandosi del fatto che parti della legge che regolava il Fondo fondiario nazionale erano incostituzionali e scritte post-hoc per giustificare le vendite legate al piano del governo di vendere terreni agli agricoltori locali.
La corte ha respinto queste preoccupazioni ma ha stabilito che la legge non specificava la parte delle terre del Fondo che poteva essere venduta per ridurre il debito pubblico.
Ciò ha aperto il rischio che il governo possa ridurre sostanzialmente le attività del Fondo, mettendone infine a repentaglio il funzionamento, afferma la sentenza.
Il Fondo nazionale per il territorio è incaricato di proteggere e preservare le risorse naturali, compresi i terreni agricoli ungheresi, i boschi, le riserve idriche e le specie animali e vegetali indigene. Questi obiettivi sono messi a rischio se l’uso dei beni del Fondo non è regolamentato, ha affermato la corte.
Ha ordinato al parlamento di regolamentare le vendite delle proprietà del Fondo fondiario nazionale per garantire che eventuali attività ridotte non ne mettano a repentaglio le operazioni.
La corte ha fissato una scadenza del 31 maggio 2018 in modo che i regolamenti rivisti si applichino al momento della stesura del bilancio statale 2019.
Gábor Harangozó, vice capo socialista della commissione agricola del parlamento, ha affermato che la decisione dimostra che la corte non funziona in modo sufficiente. Ha detto che la sentenza non sosterrà gli agricoltori poiché gran parte dei terreni agricoli sono stati venduti e le entrate spese per ripagare il debito statale.
L’opposizione Jobbik ha espresso rammarico per la decisione del tribunale di non annullare le norme correlate Il partito, tuttavia, ha accolto con favore la parte della sentenza che stabilisce i criteri sull’ulteriore utilizzo del terreno.
Come abbiamo scritto lo scorso dicembre, la Corte Costituzionale ha respinto la richiesta del tribunale di grado inferiore di annullare alcune clausole della legge nazionale sui fondi fondiari e un decreto governativo che regola l’uso dei terreni gestiti dal Fondo nazionale per la gestione del territorio (NFA).
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