vertice dei leader dell’UE Orbán: Tutti i principi sulla chiusura delle frontiere

Bruxelles, 6 dicembre (MTI) 1 Tutto dipende dalla crisi migratoria, dalla chiusura o meno delle frontiere, ha detto venerdì il primo ministro Viktor Orbán dopo un incontro dei capi di Stato e di governo dell’UE a Bruxelles.

Prima del vertice, i leader del gruppo di Visegrad Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia e Slovacchia si sono incontrati e hanno adottato una posizione comune sulle tre questioni chiave, ha affermato, vale a dire che i confini devono essere protetti, che tutti coloro che sono entrati devono essere rimandati in” e che tutti coloro che vogliono venire devono essere trattenuti fuori dall’UE e separati in gruppi diversi.

Orbán ha detto che l’Ungheria ha chiuso i suoi confini ma la Grecia non è in grado di farlo e l’Italia “non può o non vuole che la” segua l’esempio. “La situazione in Italia è drammatica, ha detto. Per quanto riguarda la Turchia, ha detto che la situazione è “fragile” e l’incertezza ha sollevato la questione se ci si dovesse aspettare un altro afflusso di immigrati provenienti dai Balcani occidentali. L’Ungheria potrebbe fermare una nuova crisi migratoria se ce ne fosse una, ha insistito.

Orbán ha affermato che la responsabilità spetta a Bruxelles di consentire ai richiedenti asilo respinti di lasciare liberamente l’Ungheria per l’Europa occidentale. Bruxelles potrebbe aiutare modificando la regola della “unrealistic” in base alla quale i richiedenti asilo respinti che chiedono un rimedio legale non possono essere tenuti in custodia. L’incontro dei primi ministri ha respinto una proposta sulla modifica di tale regola, ha detto Orbán.

 

Il primo ministro ha definito un risultato importante il fatto che i partecipanti al vertice abbiano concordato che l’UE dovrebbe negoziare accordi simili con i paesi africani a quello che ha firmato con la Turchia Ha sostenuto che tali accordi sono stati determinanti per ridurre il numero di migranti da quei paesi Ha detto che è essenziale che l’UE firmi un tale accordo di migrazione con l’Egitto.

Orbán ha insistito sul fatto che la proposta ungherese di creare campi profughi al di fuori dell’UE, che secondo lui in precedenza era stata definita una tratta disumana, impossibile o folle, ha ormai acquisito legittimità. “Quello di cui stiamo parlando è come potremmo farlo, con quali partner potremmo negoziare o dove potremmo creare tali strutture,”, ha detto.

Foto: Ufficio Stampa MTI/Primo Ministro

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