Cosa c’è nei piani? Orbán invita il controverso leader serbo-bosniaco Dodik in Ungheria

Il Primo Ministro ungherese Viktor Orbán ha invitato Milorad Dodik, il Presidente della Republika Srpska (l’entità a maggioranza serba all’interno della Bosnia-Erzegovina) per una visita ufficiale di lavoro in Ungheria, nonostante il fatto che Dodik sia attualmente sotto mandato di arresto nel suo Paese.

L’annuncio non è stato fatto dal governo ungherese, ma dallo stesso Dodik sulla piattaforma di social media X (ex Twitter), dove ha elogiato Orbán e ha sottolineato i loro prossimi colloqui sulla cooperazione strategica in materia di energia e agricoltura. Secondo Telex, il Governo ungherese non ha ancora commentato pubblicamente l’invito o la visita.

“Su invito del mio amico e ospite, il Primo Ministro Viktor Orbán, mi recherò in Ungheria per una visita di lavoro”, ha postato Dodik. “Discuteremo di progetti strategici nei settori dell’energia e dell’agricoltura, poiché la Republika Srpska cerca di costruire la sua economia con coloro che ci comprendono e ci rispettano”.

Problemi legali e controversie sugli investimenti

La visita di Dodik avviene sotto una nuvola di preoccupazioni legali ed etiche. Negli ultimi mesi, la polizia di frontiera bosniaca ha emesso un mandato di arresto nei suoi confronti, anche se le accuse esatte rimangono poco chiare. La mossa ha intensificato le tensioni nella regione politicamente fragile.

Ad aumentare la controversia è un recente rapporto della sezione Bosnia-Erzegovina di Transparency International, scrive Telex. Dopo anni di controversie, l’organizzazione ha ottenuto documenti precedentemente classificati riguardanti un investimento ungherese pianificato in un impianto di energia solare vicino a Trebinje. I documenti rivelano molteplici irregolarità nel processo di concessione, tra cui il fatto che la società ungherese che si era aggiudicata il progetto è stata poi messa in liquidazione.

Sebbene Dodik non abbia specificato quali progetti discuterà con Orbán, la visita potrebbe offrire ai due leader l’opportunità di riaffermare o rinegoziare i legami economici, compresi quelli macchiati da controversie.

Un’alleanza politica

Nel suo post, Dodik ha descritto l’Ungheria come “simbolo di una politica statale che protegge il suo popolo, i suoi confini e il suo stile di vita”, definendola un alleato naturale della Republika Srpska. Ha sottolineato i valori condivisi come la libertà, l’indipendenza e la tradizione europea, descrivendo l’Ungheria come un partner affidabile in tempi incerti.

Secondo Dodik, la relazione tra l’Ungheria e la Repubblica Srpska “dimostra che la vera scelta non è tra Oriente e Occidente, ma tra rispetto e coercizione”.

La visita programmata evidenzia la politica estera sempre più controversa di Orbán, che spesso allinea l’Ungheria con figure politiche ostracizzate dall’Occidente. Dodik, noto per la sua retorica nazionalista e per i suoi sforzi per indebolire le istituzioni centrali della Bosnia, è stato sanzionato dagli Stati Uniti e deve affrontare un crescente controllo in Europa.

Al momento, non sono stati rilasciati dettagli sulla data esatta della visita di Dodik o sull’agenda ufficiale. Il governo ungherese rimane in silenzio sulla questione.

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