Come può l’Ungheria seguire la Bulgaria nell’eurozona?

La Bulgaria entrerà nell’Eurozona nel 2026, riaccendendo il dibattito in Ungheria su quando il Paese potrebbe adottare la moneta unica.
Sebbene l’ingresso nell’euro fosse inizialmente previsto intorno al 2015, l’Ungheria non ha più una data ufficiale, e sembra che non ci sia una forte volontà politica da parte del Governo. All’inizio di quest’anno, il Primo Ministro Viktor Orbán ha dichiarato che l’attuale struttura dell’euro tende a favorire le economie più forti e potrebbe non essere vantaggiosa per i Paesi in via di sviluppo. Quindi, come sta facendo la Bulgaria ad adottare la moneta comune dell’UE?
Quali sono i vantaggi dell’adesione all’Eurozona e perché potrebbe non essere conveniente?

Gli esperti continuano a sottolineare diversi aspetti positivi. L’introduzione dell’euro eliminerebbe le fluttuazioni del tasso di cambio del fiorino, fornendo una maggiore stabilità al commercio estero, a vantaggio sia degli esportatori che degli importatori. Anche i viaggiatori e gli acquirenti online ne trarrebbero vantaggio, grazie all’eliminazione delle commissioni di conversione della valuta e alla protezione da un indebolimento del fiorino.
Secondo Pénzcentrum, anche i mutuatari potrebbero beneficiare di un ambiente di tassi d’interesse bassi e duraturi, anche se i risparmiatori potrebbero vedere rendimenti più bassi. Per gli investitori, l’Ungheria potrebbe diventare più interessante, in quanto l’assenza di rischio valutario semplificherebbe la pianificazione finanziaria.
Tuttavia, la perdita dell’indipendenza monetaria è considerata uno svantaggio importante. L’Ungheria non sarebbe più in grado di controllare le proprie politiche in materia di tassi di interesse e di cambio, complicando potenzialmente la gestione delle crisi. Gli esperti avvertono che il ciclo economico dell’Ungheria non sempre si allinea con quello dell’Eurozona, per cui le decisioni della Banca Centrale Europea potrebbero non essere ideali per il Paese.
Cosa si può imparare dalla Bulgaria?
L’adesione della Bulgaria è stata preceduta da anni di preparazione. Il Paese ha gestito per decenni un sistema di tassi di cambio fissi e il Governo ha introdotto rigorosi meccanismi di monitoraggio dei prezzi per evitare aumenti dovuti agli arrotondamenti durante la conversione della valuta. Sebbene si preveda una certa pressione inflazionistica a breve termine, gli impatti a lungo termine sembrano essere moderati.
Quando potrebbe l’Ungheria fare il salto?
Secondo Zoltán Török, analista capo della Raiffeisen Bank, la prima scadenza realistica sarebbe tra il 2030 e il 2032, anche se personalmente è favorevole ad un’adozione anticipata. András Bukovszki di CIB Bank ritiene che la volontà politica sia fondamentale; oltre ai criteri macroeconomici, è in definitiva la scelta politica a determinare quando l’adesione diventerà un vero e proprio punto all’ordine del giorno.
Attualmente, l’Ungheria non soddisfa pienamente nessuno dei criteri di Maastricht: il deficit di bilancio, il debito pubblico, l’inflazione e i tassi di interesse sono tutti al di sotto dei parametri di riferimento. Inoltre, la competitività economica, la produttività e la performance dell’innovazione dovrebbero essere migliorate per garantire che l’adesione all’Eurozona sia davvero sicura.
Ha i suoi vantaggi, ma non è una pallottola d’argento
La maggior parte degli esperti concorda sul fatto che un’economia piccola e aperta come l’Ungheria può trarre più vantaggi dall’adozione dell’euro di quanti ne rischi di perdere. Tuttavia, l’euro non è una soluzione magica per i problemi strutturali: la debolezza dell’innovazione, le sfide del mercato del lavoro e l’inefficienza della spesa pubblica richiederanno ancora soluzioni nazionali. Se da un lato l’euro potrebbe portare una maggiore stabilità economica e una più profonda integrazione nell’UE, dall’altro comporta una parziale cessione della sovranità monetaria. Nei prossimi anni, l’Ungheria dovrà decidere se seguire la Bulgaria e gli altri Paesi della regione nell’Eurozona o se mantenere la propria valuta nazionale.
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