Un ampio sondaggio segreto indica che il premier Orbán potrebbe vincere di nuovo nel 2026: Péter Magyar è in difficoltà?

Il vantaggio di Tisza in tutta l’Ungheria non è così netto come sembra? Secondo i risultati di un sondaggio massiccio, i partiti al potere e Tisza sono testa a testa a livello nazionale, con Fidesz che dovrebbe vincere comodamente 66 circoscrizioni uninominali se le elezioni si tenessero oggi. Questo contraddice tutti i sondaggi indipendenti (non affiliati al governo) pubblicati dalla fine dello scorso autunno. Eppure il Primo Ministro Viktor Orbán sembra credere che questo rifletta la realtà politica. Orbán è saldamente in sella mentre l’Ungheria è in difficoltà?
Perché Orbán è così fiducioso?
Da circa lo scorso novembre, i sondaggi indipendenti hanno indicato un vantaggio significativo per Tisza rispetto ai partiti di governo. Sebbene il sostegno di Tisza si sia stabilizzato durante l’estate, mentre Fidesz ha registrato un aumento del 2% (come abbiamo riportato in precedenza), tutti i sondaggi continuano a mostrare che il partito di Péter Magyar ha un forte vantaggio e una possibilità realistica non solo di vincere le prossime elezioni, ma anche di governare con una maggioranza di due terzi, un risultato considerato più probabile rispetto al fatto che Orbán rimanga al potere.
- Putin interverrebbe se Orbán perdesse nel 2026? Secondo un funzionario della sicurezza nazionale, i segnali sono inquietanti.

Ecco perché è stata una sorpresa quando il Primo Ministro ha dichiarato prima a Tusványos e poi di nuovo a Kötcse che 80 circoscrizioni elettorali potrebbero diventare nuovamente arancioni il prossimo aprile. Secondo Magyar Hang, la sua fiducia deriva da un enorme sondaggio commissionato dal Governo, che ha intervistato 53.000 persone – 500 in ciascuna delle 106 circoscrizioni – producendo risultati ritenuti rappresentativi.
Cosa ha rilevato il mega sondaggio?
- Fidesz può vincere facilmente 66 circoscrizioni;
- Altri 12 seggi sono a portata di mano;
- Da qui la narrazione di Orbán di 80 circoscrizioni;
- Nelle liste proporzionali dei partiti, Fidesz e Tisza sono in parità al 37% ciascuno;
- Infine, circa 918.000 elettori rimangono indecisi ma propendono per il cambiamento. Fidesz ritiene di poterli ancora conquistare.
Cosa spiega la differenza significativa a livello di circoscrizione? Secondo Magyar Hang, potrebbe essere dovuto al fatto che Tisza domina nelle aree urbane, mentre perde più nettamente nelle circoscrizioni rurali. Questa interpretazione potrebbe essere ottimistica, ma fonti vicine al partito al potere insistono sul fatto che gli istituti di sondaggi indipendenti si basano su database difettosi.

Su cos’altro conta la squadra di Orbán?
- Fidesz spera di inquadrare le elezioni come un referendum: una scelta tra consegnare il Paese a un'”orda di dilettanti” o rimanere con una leadership prevedibile, anche se imperfetta (facendo eco alla narrativa della “nazione incompiuta”).
- Si aspettano che i futuri candidati di Tisza facciano numerosi passi falsi pronti per essere sfruttati, dato che lo stesso Magyar è abile nell’evitare le trappole.
- Sostengono che il sistema di primarie di Tisza, annunciato di recente, sia una ricetta per il conflitto interno, in quanto ciascuno dei 105 collegi elettorali produrrà almeno due contendenti scontenti.
- Circolano voci su registrazioni audio esistenti che riguardano non solo Magyar, ma anche uno dei suoi principali sostenitori, l’ex segretario di Stato del Governo Orbán, András Kármán.
- Infine, gli omaggi legati alle elezioni sono appena iniziati (prestiti del 3%, sgravi fiscali, Programma Villaggio Ungherese, ecc.)

Esperto: il premier è sulla strada sbagliata
Secondo Gábor Tóka, autore del blog Vox Populi, il mega-sondaggio di Fidesz soffre di diversi difetti:
- I risultati sono incoerenti: ad esempio, solo un 9% di vantaggio di Fidesz a Mátészalka, ma una debole presenza dell’opposizione a Zugló.
- Misurare efficacemente i collegi uninominali è quasi impossibile.
- Il campione è probabilmente distorto dal punto di vista demografico, favorendo coloro che sono più facilmente raggiungibili durante il giorno, soprattutto gli elettori più anziani. Questo introduce un forte pregiudizio a favore di Fidesz, dato che diversi studi hanno dimostrato che il sostegno del partito al potere è molto più alto tra gli anziani rispetto a Tisza.

Cosa rivela l’ultimo sondaggio?
Publicus generalmente riporta un vantaggio minore per Tisza e tende a valutare i partiti tradizionali di sinistra più in alto rispetto, ad esempio, a Median. Tra l’8 e il 12 settembre, il suo sondaggio sugli elettori decisi ha mostrato:
- Tisza: 46%
- Fidesz: 37%
- Coalizione Democratica (DK): 7%
- Mi Hazánk: 6%
- Partito del cane a due code (MKKP): 4%
Questi numeri produrrebbero un Parlamento a quattro partiti il prossimo anno.
Chi vorrebbero gli ungheresi come primo ministro?
L‘ultimo sondaggio di Median, pubblicato ieri, rileva che un numero maggiore di persone vede ancora Péter Magyar come più adatto a diventare Primo Ministro. Tuttavia, il suo indice di gradimento è diminuito del 3%, mentre la percentuale di persone che lo considerano inadatto è aumentata del 2%. Al contrario, Orbán ha guadagnato il 3%, con l’1% in meno di intervistati che l’hanno scartato.
In questi sondaggi, le tendenze contano più delle cifre precise. E indicano l’estate come un punto di svolta, che segna un plateau nella fulminea ascesa di Tisza e la stabilizzazione del declino di Fidesz e Orbán.
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