FOTO: Estremisti italiani hanno occupato il consolato ungherese a Venezia!

‘Libera subito Ilaria’, continuavano a gridare mentre il gruppo di attivisti antifascisti occupava il consolato ungherese a Venezia, nel Nord Italia.

Secondo il ansa.it, i fatti si sono svolti venerdì mattina durante la visita del ministro della Giustizia Carlo Nordio nella vicina Padova I trenta partecipanti, tutti membri della Rivolta (Rivolta) di sinistra erano attivisti antifascisti che chiedevano la liberazione di Ilaria Salis, una maestra elementare di 39 anni e militante“antifascista”.

Rischia fino a 24 anni dietro le sbarre a causa del presunto attacco a due neonazisti lo scorso febbraio a Budapest.

“Siamo qui perché vogliamo la sua libertà, perché questo processo è una farsa che intende solo punire l’antifascismo, in uno stato in cui le pattuglie di frontiera anti-migranti non solo sono tollerate ma promosse, ha detto il”.

Diverse persone picchiate dal gruppo antifa

Dopo che sono emerse alcune immagini che mostravano Salis su una catena e con indosso manette e polsini alla caviglia, molti italiani credevano che non avrebbe ottenuto un processo equo in tribunale in Ungheria, inoltre, sono emerse notizie false su condizioni di detenzione al di sotto degli standard, tra cui cimici, topi, sporcizia e punizioni disumane.

La direzione del servizio carcerario ungherese BVOP ha fermamente respinto le notizie dei media secondo cui “inhumane conditions” in una prigione di Budapest dove una donna italiana è detenuta per presunta partecipazione ad attacchi armati organizzati a Budapest lo scorso anno. Abbiamo scritto dettagliatamente la storia in QUESTO articolo. QUI, potresti leggere la reazione del BVOP.

Anche il primo ministro Giorgia Meloni ha dovuto parlare al telefono con il primo ministro Viktor Orbán a causa della protesta pubblica in Italia, e si è assicurata da lui la promessa di un processo equo e di buone condizioni. La famiglia e gli avvocati di Salis non credono a Orbán. Continuano a chiedere all’imputato di essere rilasciato agli arresti domiciliari in Ungheria o in Italia, a seconda dell’esito del processo.

Ilaria Salis era membro di un gruppo estremista di 14 persone (10 tedeschi, 2 italiani, 1 albanese e 1 siriano), commettendo una serie di attacchi brutali e simili a imboscate a Budapest contro ungheresi e cittadini stranieri. Alcuni di loro hanno subito ferite mortali. Inoltre, hanno pianificato violenti attacchi contro l’ala militante nazionalsocialista e fascista di estrema destra.

Il suo processo è iniziato lunedì scorso presso il Tribunale Metropolitano di Budapest Non ha confessato e ha negato le accuse. “Non ho commesso questi crimini, non accetto ciò di cui sono accusata,” ha evidenziato Intanto il terzo imputato ha ammesso i suoi crimini.

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Ecco alcune foto:

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