Il Forum Internazionale di Astana 2025 si apre con un focus sulle sfide globali

Il Forum Internazionale di Astana (AIF) si è aperto ufficialmente nella capitale del Kazakistan il 29 maggio 2025, con il tema “Connettere le menti, plasmare il futuro”, accogliendo leader globali, esperti e personalità del mondo degli affari.
Scopo e partecipanti
L’AIF 2025, della durata di due giorni, mira a rinvigorire il multilateralismo, a promuovere il dialogo internazionale e a sviluppare soluzioni pratiche alle sfide globali più pressanti, come le tensioni geopolitiche, il cambiamento climatico e l’incertezza economica. Il forum sottolinea la politica estera multivettoriale del Kazakistan e la sua posizione strategica di ponte tra Oriente e Occidente. Giunto alla sua seconda edizione, l’AIF è strutturato intorno a tre temi fondamentali: politica estera e sicurezza internazionale, energia e cambiamento climatico, economia e finanza.
La cerimonia di apertura ha visto gli interventi del Presidente kazako Kassym-Jomart Tokayev, del Presidente ruandese Paul Kagame, del Presidente della Macedonia del Nord Gordana Siljanovska-Davkova, del Segretario Generale del Consiglio d’Europa Alain Berset, dell’ex Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon e di diversi leader delle agenzie ONU. Nel corso dell’evento, sono previste più di 25 tavole rotonde, in cui i maggiori esperti e responsabili politici affronteranno le questioni chiave. Il forum ospita oltre 600 partecipanti di alto livello provenienti da più di 70 Paesi, tra cui capi di Stato e di Governo, leader di organizzazioni internazionali, dirigenti aziendali e accademici. Tra i media presenti ci sono 55 giornalisti stranieri, tra cui i rappresentanti delle testate ungheresi Helló Magyar e Daily News Hungary.

Discorso di apertura del Presidente Tokayev
Nel suo discorso di apertura, il Presidente Kassym-Jomart Tokayev ha sottolineato che il mondo sta affrontando sfide geopolitiche, economiche e ambientali senza precedenti. Ha sottolineato che solo attraverso la cooperazione, il dialogo aperto e la riaffermazione dei principi multilaterali la comunità internazionale può trovare soluzioni sostenibili.
“Il mondo sta diventando sempre più polarizzato, le tensioni geopolitiche si stanno intensificando e questioni come la sicurezza energetica e alimentare, il cambiamento climatico e l’instabilità economica riguardano tutti noi. In questa situazione, il Kazakistan è pronto a fare da ponte tra Oriente e Occidente, facilitando il dialogo costruttivo e la cooperazione”, ha dichiarato il Presidente.

Ha anche sottolineato la diffusione globale dei conflitti e delle guerre. Solo l’anno scorso, 52 Paesi sono stati coinvolti in conflitti armati, e il tributo economico della violenza ha raggiunto i 19 mila miliardi di dollari, circa il 13,5% del PIL globale.
“Dietro queste cifre si nasconde una realtà più preoccupante: i conflitti di oggi sono più duraturi e più complessi. Spesso coinvolgono più attori, compresi i gruppi non statali, e sono guidati da rancori profondamente radicati”, ha detto Tokayev.
Un punto centrale del suo discorso è stato lo sviluppo sostenibile e la protezione dell’ambiente. Tokayev ha ribadito l’impegno del Kazakistanper una transizione verde, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per affrontare le sfide ambientali. Ha anche evidenziato il ruolo vitale dell’innovazione e della tecnologia nel guidare la crescita economica, motivo per cui la digitalizzazione e l’economia basata sulla conoscenza rimangono temi chiave del forum di quest’anno.
Tokayev ha sottolineato che la posizione geografica e politica unica del Kazakistan lo rende un ponte naturale tra Oriente e Occidente, Nord e Sud. Il Paese mira a svolgere un ruolo attivo nella promozione della stabilità, della pace e dello sviluppo globali. Ha detto che il Forum offre non solo al Kazakistan, ma anche alla regione più ampia e al mondo, una piattaforma per lo scambio di idee, la costruzione di partnership e la creazione di un futuro condiviso.

“La politica estera del Kazakistan è fermamente radicata nella convinzione che il dialogo debba avere la precedenza sulla divisione e che i diritti sovrani degli Stati debbano essere pienamente rispettati. Rifiutiamo tutte le forme di arroganza nazionale e il disprezzo delle tradizioni culturali e storiche degli altri popoli. Allo stesso tempo, è fondamentale rispettare i diritti delle minoranze nazionali di utilizzare la propria lingua e di preservare la propria cultura. Ecco perché il Kazakistan rimane fermo nel suo impegno verso il principio di ‘unità nella diversità'”, ha detto il Presidente.
Connettere le menti, plasmare il futuro
Il tema del forum di quest’anno, “Connettere le menti, plasmare il futuro”, riflette la missione dell’AIF di riunire idee, esperienze e soluzioni innovative per un mondo più sostenibile e sicuro. Dopo le osservazioni di Tokayev e degli altri relatori principali, sono iniziate le sessioni plenarie e le tavole rotonde, che hanno trattato argomenti come la sicurezza globale e il futuro delle forniture energetiche.
È chiaro che il Forum Internazionale di Astana 2025 rafforza il ruolo centrale del Kazakistan nel dialogo internazionale, offrendo una piattaforma unica ai leader globali per affrontare alcune delle questioni più urgenti del 21° secolo.
Il Forum ha anche un notevole impatto economico. Numerose discussioni e accordi commerciali si stanno svolgendo in concomitanza con l’evento, con gli hotel della capitale kazaka completamente prenotati. Il guadagno economico stimato dal forum supera i 2,6 miliardi di tenge (circa 1,82 miliardi di fiorini).
Come abbiamo scritto due giorni prima, è stato lanciato il nuovo volo tra Budapest e la città dell’Asia Centrale.
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