Sette Paesi dell’Unione Europea hanno ricevuto il gas russo più a buon mercato dell’Ungheria

I dati recentemente pubblicati da Eurostat forniscono un’istantanea dettagliata delle importazioni di gas naturale dell’Unione Europea nel mese di marzo, rivelando un affascinante panorama di mercato che mette in discussione le ipotesi più diffuse, in particolare per quanto riguarda il costo e il volume del gas russo. I dati mostrano una serie di fornitori diversi e punti di prezzo variabili, minando le affermazioni secondo cui Mosca offre la fonte di energia più economica per Paesi come l’Ungheria.

Importazioni di gas

Come scrive Népszava, secondo i dati di Eurostat, gli Stati membri dell’Unione Europea hanno importato complessivamente 24,5 miliardi di metri cubi di gas naturale a marzo, di cui 9,5 miliardi attraverso i gasdotti e 15 miliardi sotto forma di gas naturale liquefatto (LNG). La spesa totale è stata di 9,8 miliardi di euro, con l’LNG che in genere è leggermente più economico per metro cubo rispetto al gas dei gasdotti. Il maggior fornitore di GNL sono stati gli Stati Uniti, con 7 miliardi di metri cubi venduti per 2,8 miliardi di euro. In questo modo gli Stati Uniti hanno preceduto l’Algeria e la Russia nel volume totale, dato che i Paesi del blocco hanno continuato a diversificare i loro portafogli di gas.

Il gas russo nell’UE

La Russia è rimasta un attore significativo, anche se non dominante, consegnando 3 miliardi di metri cubi di gas all’UE per un valore dichiarato di 1,2 miliardi di euro. La Francia ha guidato gli acquirenti dell’UE di gas russo, importando 1,1 miliardi di metri cubi, seguita dall’Ungheria con 545 milioni. Anche Spagna, Belgio e Paesi Bassi hanno effettuato acquisti. È interessante notare che la Slovacchia ha acquistato solo una quantità minima, probabilmente come conseguenza della sospensione delle forniture di gas russo all’Ucraina all’inizio di quest’anno. I dati suggeriscono che, sebbene il gas russo rimanga parte del mix europeo, la sua quota di mercato continua a diminuire a causa di considerazioni geopolitiche e di prezzo.

Prezzi diversi

In termini di prezzi, l’idea che il gas russo offra l’opzione più economica è sempre più discutibile. Come evidenzia Népszava, l’Ungheria ha pagato una media di 182 HUF al metro cubo per il gas russo, ben al di sopra della media UE di 155 HUF e significativamente più alta dei prezzi di fornitori come il Qatar (153 HUF) e persino degli Stati Uniti in alcuni casi. In particolare, l’LNG dalla Nigeria è stato il più economico a 110 HUF, mentre le vendite interne in Spagna hanno visto prezzi fino a 65 HUF. I dati suggeriscono che le decisioni economiche sulle importazioni di gas sono influenzate non solo dal prezzo, ma anche dalle infrastrutture, dalla strategia politica e dalla diversificazione dei fornitori.

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Immagine in primo piano: depositphotos.com

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